04.03.2022 News

Dichiarazione congiunta ong nazionali/internazionali sulla protezione umanitaria e l’accesso in Ucraina

La seguente è una dichiarazione congiunta di organizzazioni umanitarie nazionali e internazionali sull’Ucraina.

4 Marzo 2022, Ucraina

Noi sottoscritte organizzazioni umanitarie, chiediamo urgentemente alla comunità internazionale di agire per prevenire una tragedia umanitaria, se non viene fornita un cessate-il-fuoco unilaterale con relative garanzie di sicurezza per evacuare i civili e raggiungere le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria.

Gli attori coinvolti nel soccorso chiedono disperatamente la rapida realizzazione di corridoi umanitari per permettere i flussi dell’assistenza umanitaria, l'evacuazione sicura dei civili e degli operatori umanitari per lasciare i luoghi in pericolo.

Mentre le agenzie umanitarie hanno prontamente assicurato gli aiuti umanitari, compresi i medicinali salvavita, viveri e articoli non alimentari, è impossibile per gli operatori umanitari e i volontari consegnarli senza un cessate-il-fuoco unilaterale e garanzie di sicurezza - nessuna delle quali, è in atto al momento, sia nelle zone circostanti che nelle aree di azione militare attive.

I dati dell'UNHCR mostrano che al 4 marzo e dall'inizio dell'escalation militare, più di un milione di persone sono fuggite dall'Ucraina in Polonia, Ungheria, Romania, Moldavia, Slovacchia e  altri paesi. Allo stesso tempo, molti civili, tra cui operatori umanitari e medici, rimangono impossibilitati nel muoversi o percorrono lunghe distanze per cercare sicurezza nelle zone interne o nei paesi vicini.

Che Il passaggio, senza ostacoli agli aiuti umanitari per i civili bisognosi, sia a carattere imparziale e condotto senza alcuna discriminazione o distinzione avversa, che sia debitamente consentito e facilitato in linea con il diritto internazionale umanitario. La Quarta Convenzione di Ginevra richiede agli Stati di "permettere il libero passaggio a tutte le spedizioni di forniture mediche e ospedaliere destinate ai civili e "il libero passaggio a tutte le spedizioni di generi alimentari essenziali, indumenti e medicinali destinati ai bambini sotto i quindici anni, alle donne in attesa e ai casi di maternità".

Accogliendo i risultati del secondo ciclo di negoziati tra l'Ucraina e la Federazione Russa il 3 marzo, dove le parti in conflitto hanno raggiunto un'intesa sulla necessità di assicurare corridoi umanitari comuni, si richiede:

-  La  cessazione immediata delle ostilità e degli attacchi contro i civili, gli oggetti civili e le infrastrutture, in particolare nelle aree urbane e densamente popolate;

- Un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli, incluso attraverso le linee di conflitto per l'assistenza umanitaria per raggiungere tutte le persone bisognose, in particolare quelle in situazioni  vulnerabili, nel rispetto dell'indipendenza delle agenzie umanitarie e della protezione del personale umanitario e dei volontari;

- Ai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a rispettare il loro mandato di garantire la protezione dei civili e mantenere la pace e la sicurezza internazionale lontano dalle controversie politiche;

- Il Rispetto del diritto umanitario internazionale e assicurare incondizionatamente finestre di silenzio e garanzie di sicurezza finestre di silenzio e garanzie di sicurezza nelle aree delle operazioni di combattimento per evacuare civili e operatori umanitari e per raggiungere le persone bisognose di assistenza umanitaria senza alcuna discriminazione. Le finestre di silenzio non saranno mai utilizzate per lo forzato;

- Alla comunità internazionale, in particolare alle Nazioni Unite e all'OSCE, di facilitare l'attuazione e il monitoraggio di corridoi umanitari sistematici che consentano il passaggio rapido di carichi e convogli umanitari, compreso il passaggio sicuro di tutti i civili e degli operatori umanitari;

- i paesi confinanti con l'Ucraina ad accogliere equamente tutti i cittadini stranieri e gli apolidi che fuggono dall'Ucraina, indipendentemente dalla loro nazionalità, paese d'origine, origine religiosa, razza o etnia.

La tragedia umanitaria può essere evitata.