Più di 200 ospedali coinvolti e 20mila adesioni al flash mob “Luci sulla Palestina” promosso dalla rete delle operatrici e operatori sanitari #DigiunoGaza per esprimere solidarietà al popolo palestinese, condannare il genocidio in corso e ricordare i 1.677 sanitari uccisi a Gaza.
Tra questi anche un collega di Medici del Mondo, Maysara Rayyes, rimasto ucciso da un bombardamento insieme alla sua famiglia il 5 novembre 2023. Aveva 28 anni, era un medico d'urgenza. Dopo aver studiato medicina a Londra, aveva scelto di tornare a lavorare a Gaza, dove per Medici del Mondo era da due anni responsabile sanitario. Maysara viveva a Gaza City, nel nord della Striscia. Poiché i suoi genitori e suoceri erano anziani e avevano una mobilità ridotta, non si era potuto spostare a sud come ordinato dall'esercito israeliano. Aveva comunque cercato di accamparsi vicino agli ospedali per proteggersi, ma nessuna zona è stata risparmiata. Qualche giorno prima Maysara aveva scritto a un amico: "Quando vivo un momento di felicità con la mia famiglia, immagino che forse anche le famiglie che sono state bombardate si stiano concedendo un momento di felicità prima di essere uccise. Mi immagino sotto le macerie e mi terrorizza il pensiero di essere vivo sotto le rovine della mia casa".

Medici del Mondo parteciperà al flashmob a Milano, Savona, L’Aquila e Reggio Calabria per ricordare Maysara e tutto il personale sanitario che ha perso la vita o che ancora opera all’interno della Striscia in condizioni difficilissime.
Alle ore 21 accenderemo tutti insieme le nostri fonti di luce per illuminare simbolicamente la notte di Gaza e per ricordare gli oltre 60mila palestinesi uccisi in questi ultimi due anni dall’esercito israeliano.
Per maggiori informazioni sul flash mob: digiunogaza.it