Ieri, 13 novembre, nella Libreria Verso a Milano, l’autodeterminazione e la dignità del popolo palestinese sono stati al centro del dialogo tra Alessandro Verona, ex capo missione di Medici del Mondo nei Territori Palestinesi Occupati e Alba Nabulsi, giornalista, educatrice e autrice di “Lessico Palestinese”. L’incontro è stato moderato dalla giornalista di Inside Over, Diana Mihaylova.
Durante la serata, sono state presentate le opere vincitrici del contest Un poster dopo Gaza – 2nd edition, insieme al premio speciale alla memoria che abbiamo assegnato all’artista palestinese Dorgham Bassam Qreaiqea.
Un dialogo sulla Palestina
L’evento si è aperto con la testimonianza del medico e operatore umanitario Alessandro Verona che, dal campo, ha raccontato cosa significa operare a Gaza:
“È la prima volta nella storia che una carestia deriva dalla mano dell’uomo e non da un disastro naturale”, racconta Verona. “Il numero degli operatori sanitari che hanno perso la vita a Gaza è il più alto di sempre. C’è una trasversale violenza contro tutte le leggi internazionali”.
Sul recente cessate il fuoco, aggiunge il medico: “I beni che stanno entrando ora a Gaza sono meno di quelli di cui c'è bisogno. Questo cessate il fuoco, di cessate il fuoco non ha nulla”.
La potenza delle parole si è fatta sentire grazie all’intervento della scrittrice Alba Nabulsi, restituendo un racconto sincero e tagliente sull’esperienza del popolo palestinese.
Dalla lettura del suo libro, Lessico Palestinese: “I droni e gli algoritmi puntano alla massimizzazione del massacro. Uccidere, oggi, è un gesto high tech, che disumanizza il bersaglio. Basta schiacciare un pulsante ed è come giocare ai videogame. Non si colpiscono esseri viventi, persone che hanno emozioni, che hanno figli, figlie, madri, padri, amici, parenti. Bensì target”.
Un poster dopo Gaza – 2nd edition
Altre protagoniste della serata sono state le opere vincitrici del contest Un poster dopo Gaza – 2nd edition, l’iniziativa nata in collaborazione con la libreria Print Zaum.
Veronica Ciceri, direttrice creativa e socia dell’Art Directors Club Italia (ADCI), parte della giuria, ha presentato i poster degli artisti vincitori Lorenzo Tiburzi e Simone Pasqaulini di cui, rispettivamente, ha valorizzato la potenza dei simboli e la ricchezza dei dettagli.
L’artista Alice Mascheroni ha dato voce all’opera dell’artista palestinese Dorgham Bassam Qreaiqea, ucciso dalle forze israeliane a Gaza, insieme alla sua famiglia. A lui, abbiamo dedicato un premio speciale alla memoria.
Con amicizia e stima, l’artista ha raccontato non solo il talento di Dorgham, ma anche il suo impegno nella comunità. Per cui aveva creato a Gaza spazi culturali per i più piccoli, così da restituire un minimo di normalità. “Era una persona stupenda, come tutti a Gaza”, aggiunge Mascheroni.
Le opere di Un Poster dopo Gaza sono disponibili sul nostro sito e nelle librerie aderenti.